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Lattoferrina e Pelargonium Sidoides

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Lattoferrina e Pelargonium sidoides:

perchè ne sentiamo tanto parlare.

La lattoferrina è una sostanza priva di controindicazioni particolarmente efficace nel rafforzamento delle difese immunitarie, non necessita di prescrizione medica o particolari precauzioni.

L'efficacia della lattoferrina, recentemente studiata anche da un team di ricercatori appartenenti alle università romane della Sapienza e di Tor Vergata, sarebbe in grado di difendere l'organismo dall'attacco di alcuni virus.

Gli studi evidenzierebbero come l'immunità dei giovani pazienti infatti possa essere connessa all'assunzione di lattoferrina.

Il sistema immunitario dei bambini risponde più velocemente alle infezioni, grazie a una sorta di immunità naturale per la presenza di alcune proteine del latte materno, in particolare nel colostro, tra cui la lattoferrina.

Il colostro, infatti, è una sostanza in grado di favorire lo sviluppo di batteri intestinali a difesa di patogeni responsabili delle gastroenteriti tipiche dei neonati. Con il passare del tempo, la lattoferrina contenuta nel latte materno diminuisce in parallelo alla crescita delle difese immunitarie del bambino.

Scoperta nel 1939, è stata rivalutata negli ultimi tempi, in virtù delle sue spiccate proprietà anti-infettive, antiossidanti e immuno-modulatrici.

L'azione battericida, è dovuta alla capacità di ledere gli strati esterni della membrana cellulare di diverse specie batteriche (GRAM negative). Non a caso la lattoferrina viene impiegata anche nell'industria alimentare per trattare il manzo e proteggerne la superficie dalla possibile contaminazione batterica.

Per la capacità della lattoferrina di legare il ferro, la si può considerare anche un agente antiossidante. Sequestrando il ferro in eccesso, infatti, impedisce che quest'ultimo produca i cosiddetti effetti pro-ossidanti.

Inoltre la capacità di legare il ferro, sottraendolo al metabolismo di alcune specie batteriche, tra cui l'escherichia coli, che dipendono dal ferro per la moltiplicazione e l'adesione alla mucosa intestinale, la rendono un importante antimicrobico sia negli adulti che nei bambini sin dalla nascita, poichè protegge dalle infezioni esattamente come fa una rete a maglie strette, impedendo ai patogeni (funghi, batteri e virus) di passare attraverso le cellule della mucosa intestinale e respiratoria.

In association alla lattoferrina, un'importante aiuto nei disturbi delle vie respiratorie, lo troviamo inoltre nel Pelargonium sidoides o geranio africano.

L’interesse verso questa pianta iniziò all’inizio del ‘900 dopo che lo studioso inglese Charles Henry Steven mandato in sud Africa per curarsi dalla tubercolosi, guarì dopo pochi mesi grazie al consiglio di uno sciamano zulù di assumere per due volte al giorno il decotto delle radici di Pelargonium sidoides.

Gli studi che seguirono, grazie al progresso scientifico e farmaceutico, ricercarono e confermarono nelle sostanze attive del fitocomplesso le importanti azioni della pianta, quali la sua azione immunomodulante e in particolare la capacità di attivare le cellule e i meccanismi deputati alla difesa del nostro organismo (attivazione macrofagi, produzione di difensine, incremento fagocitosi, riduzione dell’adesività batterica).

Pelargonium sidoides, se utilizzato all'esordio di infezione respiratoria, riduce o risolve i sintomi ed il rischio di complicanze causate da infezioni batteriche e permette un più rapido recupero dello stato di benessere, riducendo quindi l’impiego di altri farmaci, quali gli antibiotici. Gli estratti delle radici sono ben tollerati dall’organismo ed utilizzabili anche in età pediatrica.

L’azione antivirale, in particolare contro i virus tipici delle infezioni respiratorie e l’azione secretomotoria che consiste nel facilitare i movimenti delle ciglia delle cellule dell’epitelio dei bronchi (cellule che hanno lo scopo fisiologico di garantire una continua pulizia delle vie aeree), facilita l’espulsione di muco.

 

Sabrina Ranieri

 

Naturopata medicina complementare
ad indirizzo nutrizionistico e psicosomatico

 

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Disturbi del tono dell'umore, sonno e appetito

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Il 5-HTP - o 5-idrossitriptofano


Il 5-HTP - o 5-idrossitriptofano è un derivato amminoacidico ottenuto a partire dal triptofano.
Il 5-idrossitriptofano è un precursore della serotonina, un neurotrasmettitore di vitale
importanza per il nostro benessere. La serotonina è infatti coinvolta in numerose funzioni
biologiche, come la regolazione del tono dell'umore, del sonno, dell'appetito e perfino del
comportamento sessuale.


Il 5-HTP, oltre che all'interno del nostro organismo, è presente in grandi quantità anche all'interno
dei semi di Griffonia simplicifolia, pianta nota con il nome di fagiolo africano, dalla quale si
ottengono la maggior parte degli integratori.


È il precursore diretto nella reazione di sintesi della serotonina operata a partire dal triptofano.
La sua assunzione orale è in grado di incrementare i livelli di questo neurotrasmettitore,
superando la barriera ematoencefalica, raggiungendo il sistema nervoso centrale, a livello del
quale può poi essere convertito in serotonina.


Può indurre inoltre un incremento dei livelli di altri neurotrasmettitori, come la melatonina, che
esercita un ruolo molto importante nella regolazione del ritmo sonno-veglia, la dopamina e
la noradrenalina, ugualmente responsabili nei meccanismi di regolazione dell'umore, e
le beta-endorfine, coinvolte in numerose funzioni biologiche, fra cui la regolazione del sonno e
il controllo dell'appetito.


La carenza o l'alterazione della concentrazione a livello centrale di serotonina determina lo
sviluppo di diverse patologie. Ecco quindi che il 5-HTP si rivela potenzialmente utile in quei casi
dove vi è un abbassamento dei livelli di serotonina.


Dai molti studi condotti sul 5-idrossitriptofano per dimostrarne l'efficacia, emerge che la sua somministrazione orale sia in
grado di:


-esercitare attività antidepressive,
contrastare l'insonnia, migliorando la qualità del sonno;
-controllare l'appetito con importanti risultuti sul desiderio smodato di cibo nelle persone in
sovrappeso ed in particolare sul consumo di carboidrati e dolci;
-alleviare i sintomi della fibromialgia (attività confermata da più studi in cui i pazienti hanno
riscontrato un notevole miglioramento di sintomi come ansia, dolore e insonnia);
-ridurre la frequenza degli attacchi in pazienti che soffrono di emicrania cronica (studi condotti
comparando il 5-HTP ad un noto farmaco hanno evidenziato che il risultato dei due principi
attivi è simile).


Il 5-HTP viene assorbito in elevata quantità quando somministrato per via orale, sotto forma
d'integratore, oltrepassando come già detto la barriera ematoencefalica e raggiungendo così il
sistema nervoso centrale.


Non risulta essere influenzato dalla presenza di altri amminoacidi, pertanto può essere assunto
durante i pasti.


Solitamente viene ben tollerato dall'organismo senza particolari disurbi o interazioni.

 

Sabrina Ranieri

 

Naturopata medicina complementare
ad indirizzo nutrizionistico e psicosomatico

 

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Difese immunitarie

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In questo particolare momento, della storia e dell'anno, è doveroso spendere qualche parola sugli integratori più adatti alle patologie invernali alle quali andiamo incontro.

Si parla molto di "prevenzione" ed ognuno di noi indubbiamente dovrebbe consultate uno specialista della salute per avere un consiglio Ad Personam. Sicuramente il primo passo lo facciamo comunque a tavola, nella scelta dei cibi, ma anche un'integrazione corretta risulta importante visto che non sempre è possibile fare attenzione all'alimentazione.

In Micoterapia, il Cordyceps Sinensis è un fungo parassita originario dell'altopiano tibetano, tradizionalmente riconosciuto come il “Fungo della forza Psico-Fisica”. Oltre a limitare l'assorbimento di zuccheri e grassi, abbassando i valori di glicemia e colesterolo, aiutando nel normopeso, risulta utile nella prevenzione delle malattie poiché contrasta infiammazione ed ossidazione, riconosciute tra le prime responsabili. Nel fungo sono presenti numerose sostanze bioattive, tra le più importanti i betaglucani. I betaglucani nell'intestino legano recettori presenti su fagociti del sistema immunitario, attivandoli, e rendendo la cellula meno attaccabile ai virus.

Tra gli integratori alimentari il Cordyceps è l’unico fungo che, oltre ad avere un'azione immunomodulante, può aiutare la funzionalita delle prime vie respiratorie risultando ben tollerato anche in parallelo ad altre terapie.

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